Quando vediamo una qualunque costruzione in città, oltre al tipo d’immobile, una delle prime cose che notiamo è il colore.
Che non sempre è stato pienamente deciso dal proprietario di quell’edificio.
Spesso c’è l’intervento del Comune che approva o no quel colore, in base al suo piano colore.
In realtà il titolo di questo post dovrebbe essere: “Da dove dovrebbero provenire i colori delle città?”
Sì, perché, specialmente per il centro della città, a maggior ragione se è centro storico, il Comune di quella zona dovrebbe avere, a disposizione dei cittadini, il cosiddetto “piano colore”.
Il piano colore consiste in un elenco di colori selezionati in base a studi sul territorio, consultabile dai cittadini quando devono tinteggiare la loro casa. Purtroppo non tutte le amministrazioni comunali ne sono provvisti. E’ anche per questo che spesso si vedono edifici di colori assurdi che stonano completamente nel loro contesto.
Questa doverosa premessa è per parlarvi di un progetto che abbiamo realizzato……prima però vi dico come lavoriamo.
Noi della Colour Factory, come colorificio, vendiamo pitture e prodotti vernicianti e oltre a curare in modo maniacale la scelta dei nostri prodotti, siamo anche attenti a dove, il nostro cliente, andrà a pitturare. Specialmente quando si tratta di esterni sotto gli occhi di tutti. Cerchiamo di dare consigli in base al territorio, alla zona, al vicinato, ai gusti del cliente, ecc.
Progetto riguardante il piano colore del comune di Treviglio
Il progetto prima accennato, è la realizzazione del piano colore del comune di Treviglio, per il quale il team di Architetti: Maurizio Buffa, Ezio Bardini e Agnese Accotto ha realizzato lo studio del territorio e dei colori e noi ci siamo occupati della realizzazione della campionatura.
Fondamentale è stata la stretta collaborazione con il team di Architetti.
Abbiamo riportato tutte le tinte, individuate dalle mazzette colori, su tavolette pitturate con pitture reali. In modo da avere lo stesso impatto che si ha vedendo il muro di una casa. E una superficie abbastanza grande che permetta di capire il colore.
Da qui altri studi, accostamenti e prove a cielo aperto, sotto la luce del sole, simulando il più possibile l’esperienza di essere davanti al fabbricato da colorare.
Una volta riconfermati i colori e le varianti, abbiamo realizzato i box che avrebbero contenuto le tavolette colorate. Studiate in modo da essere comode e pratiche per la consultazione.
A seguire la tavolozza generale, grazie alla quale a colpo d’occhio, la persona identifica il colore e poi con la tavoletta più grande lo conferma.
Questa è stata la nostra realizzazione di questo piano colore, il nostro augurio è che ogni comune possa realizzarne uno e che il nostro paesaggio Italiano, non perda il suo fascino unico.
Buon Colore a tutti e a presto!
Claudio, creatore Pinkaolin.
One comment
interessante. Da proporre in molti comuni sprovvisti. Se vuole possiamo iniziare una collaborazione sia per per il suddetto servizio che per la rivendita dei prodotti in Calabria.
Saluti
Si, sarebbe interessate da proporre, avremmo città più curate,
le scrivo in privato,
saluti