Spesso ci piace guardare trasmissioni televisive o giornali dedicati che parlano di lavori impossibili, in particolar modo le tinteggiature impossibili. Quelle realizzazioni che fanno discutere, che non si vedono tutti i giorni e che richiedono competenze particolari o strumenti specifici.
Ci facciamo le domande più strane tipo: ma come avranno fatto? Con che attrezzature si realizzano tinteggiature impossibili? Ma quanto tempo ci è voluto? Quanto sarà costato? Ecc. ecc.
In realtà ci siamo occupati non solo della fornitura del materiale, ma abbiamo seguito tutte le fasi del processo di verniciatura, che ora vi elenco.
Tinteggiature impossibili, nel nostro piccolo, possiamo parlare di grandi opere
Nel nostro caso non posso parlare di grandi opere, ma nel nostro piccolo, voglio raccontare di un lavoro un po’ strano: la verniciatura del ponte strallato a Nizza Monferrato.
Prima di applicare qualunque prodotto dovevamo capire come arrivarci. Il ponte è alto 45 metri e non è tanto semplice da raggiungere. Fatte tutte le indagini del caso abbiamo deciso per una piattaforma aerea adeguata e abbiamo iniziato il ciclo di verniciatura .
Non abbiamo avuto potere decisionale sul materiale, la committenza, la ditta Coestra, ci ha indicato cosa le serviva: un ciclo ad altissima resistenza per calcestruzzo, prodotti che abbiamo reperito dalla ditta Innovention e altri prodotti tecnici di altissimo livello. Con costi di oltre quattro volte le normali vernici.
Descriviamo ora il nostro lavoro
Procedimento iniziale è stato quello di pulire con acqua ad alta pressione per rimuovere la polvere e le eventuali tracce dei disarmanti presenti sulla superficie.
Così facendo il poro del cls si è aperto e ha creato la condizione ideale per procedere con la verniciatura.
Il primo prodotto a essere applicato è stato il primer silossanico antisale trasparente. Questo è un fondo impregnante, isolante e consolidante all’acqua, a base di microemulsioni di polimeri silossanici ed acrilici. Applicato con pompe airless in una passata a rifiuto (cioè, fino a quando il supporto non assorbe più).
Secondo prodotto del procedimento è stato un fondo acril-uretanico. Applicato con pompa airless, questa è una pittura di fondo, coprente di tipo bi-componente acril-uretanico. Idoneo come mano di fondo di adesione e riempimento, per superfici cementizie o materiali equivalenti.
Resiste all’attacco alcalino, è formulato con resine non saponificabili, ha una buona stabilità di tinta. Eccellente effetto barriera e una buona flessibilità permanente.
Terminato questo fondo, di colore bianco, s’incominciava a intravedere qualcosa di fatto. Il grande “antennone” stava diventando bianco e perdeva quel colore grigio cemento dandogli un’immagine migliore.
Il terzo e ultimo prodotto, quello più importate che protegge dall’attacco degli agenti atmosferici: pioggia, neve, vento, sole, smog, ecc. ecc. è una finitura poliuretanica fluorurata. Applicata anch’essa ad airless, questa è una vernice di finitura, coprente bianca, bi-componente, poliuretanica fluorurata ad alto effetto barriera e stabilità delle tinte, anche le più delicate a base di pigmenti organici.
L’altissima stabilità alla luce e all’attacco chimico è ottenuta utilizzando leganti aventi un contenuto minimo di fluoro del 25% e di cloro del 15%. Ampia compatibilità con primer e intermedi epossidici e/o acrilici. Aspettativa di vita del sistema oltre 30 anni, anche in ambienti marini e industriali, buona flessibilità permanente.
Tinteggiature impossibili ecco perchè..
Tutto questo lavoro è stato ostacolato dal tempo. Avendo lavorato nella stagione invernale qualche volta l’operatore non ha potuto operare in alta quota per via del freddo o del vento. Ecco perché, ancor più a buona ragione, rientra nelle tinteggiature impossibili.
Per quanto riguarda l’impatto paesaggistico non mi voglio pronunciare, non entro nel merito. Comunque è una grande opera e spero sia di utilità a tanti.
Tinteggiature impossibili: fatto!
Il lavoro, di cui vi ho parlato, è stato fatto agli inizi del 2012, e oggi è ancora in perfetto stato. E’ stato eseguito correttamente, il materiale conforme, l’unica pecca: il lavoro è stato pagato solo in piccola parte, sono più di quattro anni che aspetto più di € 11.500,00.
Buon Colore a tutti e a presto!
Claudio, creatore Pinkaolin.